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    Balletto Corsaro
    By Luce il 19 April 2024
     
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    IL CORSARO

    Le Corsaire è un balletto in tre atti basato sul poema Il corsaro di Lord Byron (1814) e musicato da Adolphe Adam.

    Personaggi
    Conrad—Capitano della nave dei corsari
    Ali—Schiavo di Conrad
    Birbanto—Primo compagno e amico di Conrad
    Lankendem—Mercante di schiavi
    Medora—Giovane donna greca
    Gulnare—Giovane donna greca e amica di Medora
    Seid Pascià—Un nobile turco


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    Il debutto avvenne il 23 gennaio 1856 all'Opéra di Parigi, Francia. Originariamente venne coreografato da Joseph Mazilier.
    Il balletto ha subito molte revisioni in Russia, tra cui quelle di Jules Perrot (1858), Marius Petipa (1858, 1863, 1868, 1885, e 1899), Alexander Gorsky (1912), Agrippina Vaganova (1931), Pyotr Gusev (1955), Konstantin Sergeyev (1972, 1992) e Jurij Grigorovič (1994).
    Durante il XIX secolo la partitura di Adam aveva già visto un considerevole aumento di musica addizionale e all'inizio del XX secolo si erano già aggiunti sei compositori diversi: Cesare Pugni, il granduca Pietro II di Oldenburg, Léo Delibes, Léon Minkus, il principe Nikita Trubetskoi e Riccardo Drigo.

    Al giorno d'oggi Le Corsaire è rappresentato fondamentalmente in due versioni. In Russia e in Europa la versione di Pyotr Gusev del 1955, in America e in alcune parti dell'Europa occidentale la versione di Konstantin Sergeyev del 1973. Spesso però, a causa di una trama fumosa e poco coerente che ne rende difficoltoso l'allestimento, vengono presentati i suoi brani più famosi: Le Jardin Animé, il Pas d'Esclave, il Grand Pas de Trois des Odalisques ed il celeberrimo Pas de Deux.
    Il primo adattamento al balletto del poema Lord Byron fu allestito da Ferdinand Albert Decombè su musica di Nicolas Bochsa per il Teatro Reale Drury Lane nel 1837, una produzione ripresa anche nel 1844 con un buon successo.

    Un secondo adattamento, più famoso, fu quello presentato il 23 gennaio del 1856 dal balletto dell'Académie Royale de Musique (oggi balletto nazionale dell'Opéra di Parigi), frutto dell'idea dell'allora direttrice dell'Opèra, l'imperatrice Eugenia di Francia, moglie di Napoleone III. Per allestire questa produzione fu chiamato il coreografo e maestro di balletto dell'Opéra Joseph Mazilier, uno dei migliori coreografi del tempo, molto abile nell'allestire balletti narrativi (suo è anche Paquita del 1844). Come era prassi a quei tempi, si chiese ad uno scrittore di scrivere il libretto e la scelta di Maziler cadde su Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges, un famoso scrittore che aveva già affrontato la stesura della trama di Giselle in collaborazione con Théophile Gautier nel 1841 e in seguito affronterà La figlia del faraone per Petipa nel 1862.
    Le Corsaire venne messo in scena soprattutto per dare risalto alla famosa ballerina italiana Carolina Rosati che allora era la "Prima ballerina" incontrastata dell'Opéra, celebrata per la sua bellezza, le punte forti, la batterie pulita, la precisione di esecuzione e il mimo ben fatto e comprensibile. La partitura fu commissionata, per l'incredibile somma di 6,000 franchi, oltre ai diritti d'autore, ad Adolphe Adam, il quale era, a quel tempo, il miglior compositore in Francia sia per l'Opera che per il balletto.

    La partitura di Adam fu molto elogiata per la melodia, l'orchestrazione e l'intensità drammatica. Sfortunatamente fu l'ultimo suo lavoro: morì di attacco cardiaco il 3 maggio 1856, quasi quattro mesi dopo il debutto del balletto. La mattina della sua morte, all'Opéra venne data una rappresentazione in commemorazione del compositore e gli incassi furono devoluti alla vedova.
    Le Corsaire fu rappresentato 43 volte nel solo 1856 con la Rosati nella parte di Medora. La sua interpretazione fu considerata da tutti insuperabile e quando la ballerina se ne andò da Parigi nel 1859, il balletto venne tolto dal repertorio. Non molto tempo dopo anche Mazilier si ritirò dalle scene.
    Le Corsaire fu allestito in Russia dal grande maître de ballet Jules Perrot per il Balletto Imperiale (oggi Mariinsky Ballet) per mettere in risalto le doti della ballerina Ekaterina Friedbürg. L'allora giovane Marius Petipa interpretava la parte di Conrad. Perrot sostanzialmente riprese la coreografia originale di Mazilier mentre Petipa, che contribuì all'allestimento del balletto, riscrisse alcune delle danze originali, tra queste il Pas de Éventails del primo atto (nel quale Medora e sei corifee creano un effetto "coda di pavone" con grandi ventagli) e la Scéne de Seduction.

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    Il Pas d'esclave
    Per la produzione del 1858, Petipa aggiunse un pas de deux, preso dal suo balletto del 1857 La Rosa, la Violetta e la Farfalla, un lavoro scritto sulla musica del granduca Pietro II di Oldenburg. Questo Pas fu aggiunto soprattutto per la ballerina Lyubov Radina, che danzò il ruolo di Gulnare e diventò famoso con il titolo di Pas d'Esclave, un Pas d'action drammatico in cui il mercante di schiavi Lankendem mostra agli altri mercanti la splendida schiava Gulnare per venderla.


    Il Grand Pas de Trois des Odalisques
    Per l'edizione del 1863, Petipa ampliò il Pas des Odalisques del secondo atto. Originariamente il Pas era solo un valzer di Adam ma Petipa decise di farlo diventare Pas de Trois nella forma classica composta da Entrée, 3 variazioni e una coda). Il valzer originale di Adam diventò l'Entrée, per le prime due variazioni e la coda si usò musica originale di Pugni, mentre la terza variazione, trasferita da un'altra scena, era di Adam, originalmente scritta per una variazione di Gulnare. Il Grand Pas è danzato ancora oggi.
    Mentre danzava Le Corsaire a Parigi, Adèle Granztow fu invitata a San Pietroburgo. Per l'occasione Petipa montò un allestimento totalmente nuovo del balletto nella speranza di ottenere lo stesso successo di Parigi. La Grantzow garantì che avrebbe danzato il Grand Pas de Fleurs e aiutò Petipa nel montare la coreografia di Mazilier ma fu molto stupita quando vide i consistenti cambiamenti fatti da Petipa. Non solo, egli cambiò anche il nome del pezzo in Le Jardin Animé, ed è con questo nome che il balletto è arrivato fino a noi. Le Corsaire debuttò all'inizio del 1868 ed ebbe così tanto successo che altre rappresentazioni di altri balletti dovettero essere cancellate per soddisfare le richieste del pubblico.

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    Nel 1885, Petipa presentò la terza revisione de Le Corsaire creata espressamente per la ballerina Eugeniia Sokolova. Il coreografo rifece tutto ancora una volta e aggiunse dei brani di Léon Minkus (Primo Compositore del Balletto Imperiale di San Pietroburgo) al pezzo de Le Jardin Animé in sostituzione di quelli di Delibes.
    L'ultima revisione di Petipa, e invero la più importante, venne fatta nel 1899 espressamente per la Prima Ballerina Assoluta Pierina Legnani che danzò Medora con Olga Preobrajenskaya nella parte di Gulnare e Pavel Gerdt in quella di Conrad.


    Una versione completamente nuova fu invece quella del maître de ballet Pyotr Gusev nel 1955 per il balletto del teatro Maly di San Pietroburgo. Il libretto fu scritto dallo stesso Gusev e dallo storico della danza Yuri Slonimsky e vi fu introdotto un nuovo carattere, lo schiavo Alì, che danzava anche nel famoso Pas de Deux come il pretendente. Gusev effettuò anche una completa revisione della partitura del balletto, che nonostante contenesse molti brani di altri autori, ancora per la maggior parte era da attribuire ad Adolphe Adam. Gusev eliminò quasi completamente la musica originale per adottare quella del balletto di Adam del 1842 La Jolie Fille du Gand, aggiungendo pure molte musiche di Cesare Pugni.
    Con questa musica interpolata, vennero aggiunti nuovi "leitmotiv" per i personaggi principali del balletto e nello stesso tempo Gusev creò una nuova versione del prologo del balletto (il famoso naufragio). Qui Gusev aggiunse un'entrata per Medora, un elaborato "pas" per Medora, Gulnare e altre 10 ballerine che in seguito trovano Conrad e i suoi compagni sulla riva del mare. Subito dopo le donne vengono rapite da Lankendem e i suoi compari e questo costringe Conrad ad andare a salvarle. Gusev aggiunse anche molte danze individuali dalla partitura di Riccardo Drigo per il balletto coreografato da Petipa nel 1889 dal titolo Il Talismano. Originariamente, Gusev voleva montare questa revisione per il balletto del Kirov ma la compagnia decise di tenere la versione del 1931 della Vaganova. La produzione di Gusev è ancora danzata dal balletto di Novosibirsk.
    Sergeyev allestì un revival della sua versione del 1973 su invito di Jurij Grigorovič, il direttore della compagnia del Teatro Bol'šoj.
    Questa versione debuttò l'11 marzo 1992 con grande successo e fu l'ultimo lavoro di Sergeyev: morì il 1º aprile di quell'anno. Grigorovich decise allora di ritirare l'allestimento di Sergeyev dal repertorio del Bol'šoj dopo sole sette rappresentazioni in modo che non ci fosse alcuna competizione con il suo allestimento andato in scena il 16 febbraio del 1994, una produzione che è ancora nel repertorio del balletto del Bol'šoj.

    Un gruppo di pirati, guidato da Conrad, da Birbanto e dallo schiavo Ali, viene sorpreso in mare da una tempesta e la nave ben presto affonda.

    Atto I
    Scena 1: La spiaggia Conrad e i suoi amici sono naufragati sulla spiaggia. Arrivano alcune giovani donne greche, guidate da Medora e Gulnare, scoprono i corsari naufragati e Medora e Conrad si innamorano a prima vista. Arriva una pattuglia di commercianti turchi, guidati dal mercante di schiavi Lankandem, a caccia di giovani donne da vendere come schiave. I turchi subito catturano le giovani donne e pagano Lankendem profumatamente. Si dirigono verso il mercato degli schiavi al bazar turco e i corsari giurano di salvare le fanciulle sfortunate.

    Scena 2: Il mercato degli schiavi Il facoltoso Pascià Seid arriva al mercato per comprare alcune schiave per l'arem. Lankendem gli mostra tutte le belle fanciulle rapite in Palestina e Algeria ma il pascià non è interessato fino a quando vede Gulnare con cui Lankendem danza un Pas d'action (il Pas d'esclave). Il pascià la compra e vorrebbe comprare anche Medora, la più bella delle schiave, ma riesce a spuntarla un misterioso commerciante (in realtà Conrad mascherato) che fugge con lei, seguito dalle altre sue compagne. Nella confusione i corsari di Conrad catturano anche Lankendem.

    Atto II
    La caverna del corsaro Conrad e i corsari portano Medora e le sue compagne nella loro caverna piena di tesori. Medora e Conrad dichiarano il loro amore e Alì giura di diventare lo schiavo devoto della fanciulla. I tre danzano un Grand Pas Classique (noto come Grand Pas de Deux à Trois o Le Corsaire Pas de Deux). Le altre donne chiedono a Medora di intercedere per loro per farle liberare ma Birbanto e suoi amici si rifiutano e ne nasce una battaglia. Conrad riesce però a liberarle come aveva promesso. Lankedem, che aveva visto tutto, si mette in affari con Birbanto: in cambio della libertà, fornirà una pozione che, spruzzata su un fiore, farà dormire immediatamente chiunque lo annusi. Birbanto accetta. Conrad e Medora ritornano e Lankedem offre a lei un bouquet di fiori da dare a Conrad, il quale, appena annusatolo, si addormenta. I corsari catturano Medora e quando Conrad si sveglia giura, con il fedele Alì, di salvarla ancora.

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    Atto III
    Scena 1: L'Harem del Pascià Seid Gulnare sta per essere festeggiata dal Pasha e si diverte. Lankendem arriva e presenta al Pasha tre bellissime donne. Esse danzano un Pas de Trois Classique (il cosiddetto Grand Pas de Trois des Odalisques). Presto Lankendem introduce il premio migliore, Medora. Anche se è molto triste per essere stata di nuovo catturata, si riprende un poco per il fatto di essere ancora con la sua amica Gulnare.

    Scena 2: Il giardino animato Medora, Gulnare e tutte le donne dell'harem si uniscono per danzare un Grand Ballabile nel quale celebrano la bellezza, la grazia e l'armonia in un giardino pieno di fiori e fontane magiche.

    Scena 3: Il salvataggio Il Pascià viene avvisato che sono arrivati dei pellegrini misteriosi. L'arrivo di questi pellegrini coincide con la preghiera della sera, condotta dal leader che in realtà è Conrad mascherato. La vera identità dei nuovi arrivati viene subito svelata e si vendicano del Pascià, dei suoi uomini e di Lankendem e salvano Medora e Gulnare.

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    Epilogo
    Medora, Conrad, Gulnare e Ali si imbarcano per nuove avventure, certi questa volta di trovare felicità senza fine.
    Versione dell'American Ballet Theatre (derivata dalla versione di Sergeyev)
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